Voce agli Archivi – ICCD
È il 19 giugno 1943, sono le 8.15. La Squadriglia RAF 682, inquadrata nello stormo Mediterranean Allied Photo Reconnaissance Wing, sta svolgendo la Missione NA/291 alla quota di 28.000 piedi con due macchine fotografiche in parallelo. Le immagini di questa preziosa collezione sono reperti sul confine con la pittura, argento scintillante sulla scala dei grigi, un dialogo tra linguaggi, al centro il porto che si sporge come un granchio sul mare Adriatico. Il corpus della collezione rimanda a John Bryan Ward-Perkins – un archeologo inglese, studioso della Tripolitania e Cirenaica, Direttore della Scuola Britannica di Roma dal 1946 al 1974 – uno dei mitici Monuments Men cui si deve il salvataggio di tanto patrimonio artistico durante il secondo conflitto mondiale. Le foto, fino ad ora riservate allo sguardo degli studiosi e sottoposte a severi protocolli di conservazione, si mostrano eccezionalmente a sancire la partnership tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e il patrimonio dell’Aerofototeca Nazionale dell’ICCD.
“I documenti d’archivio, al valore intrinseco aggiungono riflessioni sulle forme e le relazioni con la città e il mare. Le immagini mostrano un porto completamente diverso per dimensione, conformazione ancora di matrice ottocentesca, configurazione delle colmate fatte con le macerie. Questo aspetto rafforza la dimensione fondativa del dialogo porto/città per il tramite fisico delle pietre e di un riciclo che unisce la dimensione progettuale a quella funzionale fatta di nuove edificazioni reali e simboliche” ha detto Carlo Birrozzi, Direttore ICCD.
Testo: Cristiana Colli