RUN.
GLI OCCHI DEL PORTO.
Un progetto site specific tra la Mole e gli archi.

Oggi sono tra i segni più iconici dell’area compresa tra la Mole Vanvitelliana, il quartiere Archi, il mercato ittico del Mandracchio e la darsena dei pescherecci. Per lungo tempo sulla rotatoria del molo sud, tra il parcheggio e i binari, le erbe selvatiche e i new jersey, hanno campeggiato due cartelloni pubblicitari senza contenuto, spazi vuoti, in attesa. E poi è arrivato lui, e in qualche ora, tempere, secchi e acqua di pozzanghera hanno trasformato un inerte in un dispositivo. Il talento di Giacomo Bufarini – in arte Run – ha convertito i pannelli in segni. I grandi occhi sono uno sguardo aperto frontale e generoso, dietro la sospensione della città, davanti l’intensità febbrile del porto. Run è un artista internazionale, london based, che ha dipinto muri e piazze in tutto il mondo – Cina, Europa, Stati Uniti, Marocco, Senegal; tracce di lui sono disseminate in vari luoghi di Ancona, e anche alla libreria Sonnino. Run è lontano da quella idea di anonimato che caratterizza tanta storia della street art, e in questa intervista racconta il suo lavoro e le modalità di intervento nello spazio pubblico. “Vedevo questi pannelli che avevano bisogno di un intervento – aveva dichiarato Run nel 2019, nei giorni della realizzazione – mi hanno fatto pensare a 2 occhi, il cui sguardo cade sul mare. Questi occhi sono uno specchio di infinito, sono gli occhi della città sulla città”.

Musica e Video: Alessio Ballerini
Testo: Cristiana Colli

Grazie all’autore per le immagini e l’intervista.

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