Sciabordii e onde che si infrangono, uccelli marini, sirene e in lontananza il treno. E quel tintinnio lento e poi veloce, solitario e poi collettivo, è un concerto tra la foresta di alberi guidato dal vento che si muove tra le vele, le sartie e le drizze. Quel paesaggio sonoro è il mare dentro, il mare mentale di ogni navigante.